Dopo i recenti scandali di Cambridge Analitica Mark Zuckerberg torna nuovamente sulle scene e dal palco del F8, la conferenza annuale degli sviluppatori di Facebook, annuncia una nuova funzionalità, o meglio un’app, di Facebook volta a favorire gli incontri: Dates.
La scelta di entrare nel mercato degli incontri online viene spiegata scherzosamente da Zuckerberg in questo modo: “Un matrimonio su tre negli Stati Uniti viene fatto grazie a un incontro online. E noi non abbiamo ancora costruito uno strumento per il dating”.
Parlando di app di incontri il primo pensiero viene rivolto a Tinder, app nota e utilizzata da milioni di utenti in tutto il mondo per fugaci incontri, tanto che, di primo impatto, viene quasi naturale pensare a Dates come il Tinder di Facebook.
Ma approfondendo il suo intervento Zuckerberg sembra, chiaramente, prendere le distanze dalle dinamiche delle altre app di incontri e punta a far diventare Dates un’ app per creare delle relazioni durature.
Quindi non uno strumento per incontri occasionali e irrilevanti (il sexting), ma uno strumento per coltivare e approfondire quelle che definisce meaningful relationship.
Come funziona Dates?
Entrando più nello specifico nelle funzionalità, Dates sarà una ramificazione di Facebook e ne sarà indipendente.
Potranno accedere all’app, creando un profilo ad hoc, solo gli account Facebook che non risulteranno essere in una relazione o sposati e la privacy, ci tengono a precisare, (visti i recenti scandali) sarà un elemento fondamentale.
Questo significa che non riceveremo sul nostro profilo Facebook richieste di appuntamenti o attenzioni indesiderate e i nostri amici non sapranno con chi flirtiamo e non potranno visualizzare le nostre attività.
Dates sarà un mondo a parte dall’universo Facebook e connetterà tra di loro persone che hanno interessi comuni e non amici in comune e che, soprattutto, sono interessate a conoscersi.
Nel rispetto della privacy, inoltre, non sarà possibile connettersi alle chat di Messenger e di Whatsapp ma ci sarà una chat apposita in cui sarà possibile scambiarsi solamente messaggi testuali.
Quindi no a foto, video, link e altri contenuti multimediali.
Questo perché, nell’ottica di creare meaningful realionship si vuole scongiurare il rischio che gli utenti si inviino contenuti troppo intimi o inappropriati.
In attesa del lancio ufficiale di Dates, di cui non si ha ancora una data certa, sorge spontaneo chiedersi se anche questa novità di casa Facebook spopolerà e se segnerà la fine, come già successo in passato con altri social, per Tinder (che dopo l’annuncio di Facebook è crollato in borsa) e affini decretando nuovamente la potenza dell’impero Facebook.